Madlib
Geniale. È questo l’aggettivo giusto per definire Madlib, beatmaker, polistrumentista, rapper e produttore californiano. Geniale perchè non si può definire altrimenti qualsiasi artista capace di fare breccia sia nel cuore del pubblico sia nelle preferenze dei rapper e dei colleghi sia nella penna della critica senza scendere mai a compromessi. In 25 anni di carriera, il producer statunitense ha saputo attingere magistralmente prima dalle influenze familiari (i genitori erano entrambi musicisti, come suo zio), poi dalla sua grande conoscenza e amore per la musica a 360°, che lo ha portato a contraddistinguersi per l’originalissima commistione di jazz, reggae, elettronica rimescolando le carte nella produzione hip-hop. Per quanto gli esordi risalgano a molto tempo prima, il punto di partenza è Soundpieces: Da Antidote !, del 1999. Da lì la fama, la produttività e lo spessore delle produzioni di Madlib sono aumentate rapidamente. Il primo vero e meritato successo di Madlib è The Unseen (2000), sotto il moniker di Quasimoto, a cui poi sono seguiti esperimenti jazz con il progetto Yesterday’s New Quintet, e Shades of Blue, disco di remix per la Blue Note Records. Poco più recenti (2003), sono le collaborazioni ormai diventate leggendarie con il produttore di Detroit J. Dilla (Jaylib) e MF DOOM (Madvillain). Madlib ha poi collaborato anche con Erykah Badu, De La Soul, Freddie Gibbs, Kendrick Lamar, Snoop Dogg, Talib Kweli, senza però mai interrompere la produzione solista come Quasimoto. Nel 2018 ha prodotto (in collaborazione con MF DOOM e Dr.Dre) l’album di Anderson.Paak, Oxnard, mentre è fresco d’uscita Bandana, insieme a Freddie Gibbs, che rappresenta il sequel di Piñata, album collaborativo uscito nel 2014.